Casa Maltoni è un luogo dal forte valore simbolico. È stata la residenza, il luogo di studio e ricerca del grande scienziato e, dopo la sua morte, si è trasformata in modo quasi naturale nel cuore delle attività di volontariato dei soci dell’Istituto Ramazzini.
L’immobile principale si sviluppa su due piani e presenta ancora alcuni caratteri tipici della sua origine di villa aristocratica di campagna, come l’androne passante che dall’ingresso distribuisce sugli ambienti principali e la presenza di un ampio parco frontale all’accesso.
Al piano terra oggi sono presenti alcuni ambienti di servizio, la cucina, la sala pranzo e un salottino caro allo scienziato. Attraverso alcune rampe di scale si accede al piano superiore dove si trovano la camera da letto usata da Maltoni e lo studio, i servizi ed alcuni ambienti adibiti ad archivi, con i tipici armadi-libreria che usava il ricercatore. Al piano superiore si accede anche da una seconda rampa di scale di servizio, a cui si accede dall’autorimessa. L’abitazione originaria quando venne acquistata dal Professor Maltoni venne ristrutturata completamente a partire dal 1970. Segno evidente e di pregio di questo intervento sono le particolari finestrature realizzate al piano inferiore per illuminare in modo più consistente sia il piccolo salottino che la sala da pranzo.
Attorno all’abitazione si sviluppa oggi un grande parco alberato di 15.500mq, cresciuto nel tempo a partire da quello che era il giardino originario della villa e che si sviluppava prevalentemente frontalmente al fabbricato.
L’edificio oggi è utilizzato solo per attività socio-ricreative organizzate dai soci, prevalentemente nel periodo primaverile/estivo, dove è possibile utilizzare anche gli spazi esterni del parco. L’edificio raccoglie ancora molte testimonianze della vita di Cesare Maltoni nella sua forma più diretta, sia negli aspetti più quotidiani e nelle particolarità del suo carattere, che relative alla sua attività di scienziato e ricercatore. L’archivio, ad esempio, è una fonte ricchissima di conoscenza anche se risulta difficilmente consultabile. L’ampio parco circostante, ora utilizzato solamente nella zona adiacente all’abitazione in occasione degli eventi, non è impiegato per usi specifici se non quello di parcheggio occasionale.
ll desiderio è la creazione di un museo che possa raccontare la figura del ricercatore, ma che allo stesso tempo non sia solo un edificio o uno spazio, ma un vero e proprio punto di riferimento culturale. Un luogo che non sia solo rappresentativo ma anche educativo, che possa divulgare e passare l’insegnamento delle ricerche di Maltoni; un luogo dinamico e immersivo nei valori e nei tratti della ricerca del professore.
La creazione di un percorso esposito permanente e temporaneo all’interno dell’immobile.
Il progetto della Casa museo è organizzato secondo cinque piani: la vita, i valori, i caratteri, le passioni, e le curiosità di Cesare Maltoni. Questi cinque piani e i loro argomenti diventano quindi gli elementi guida per la definizione della Casa, che cerca di organizzare sia la dimensione più propriamente espositiva che quella per attività socio-ricreative attraverso una sequenza in cui i cinque piani siano sempre mixati, in modo da rappresentare la complessità e l’ampiezza della figura di Cesare Maltoni, con spunti, installazioni e allestimenti diffusi e integrati con le altre attività, ed in tutti gli ambienti dell’abitazione e negli spazi aperti. Gli argomenti dei diversi piani verranno inoltre affrontati facendo ricorso a stimoli sensoriali diversi in modo da rendere l’esperienza variegata, immersiva ed esperienziale.
Casa Maltoni vuole essere rappresentazione di Cesare Maltoni come uomo, attraverso i suoi caratteri, i suoi valori e le sue passioni, e come scienziato, ed ricerca allo stesso tempo di essere accessibile ad un pubblico ampio e indifferenziato. Un museo che possa accogliere chi vuole conoscere la sua figura da zero ma anche per chi, come esperto, ne voglia approfondire gli studi. Uno spazio che possa accogliere anche tutto quello che è legato alla salute e all’ambiente, al buon cibo e alla condivisione, rispecchiano quelli che erano i valori con cui viveva.
Le passioni, i valori, i caratteri e la vita di Cesare Maltoni, guideranno gli utenti nello spazio della Casa, in un percorso alla scoperta del suo mondo e della sua persona.
Il parco
Diventerà luogo di attività più strutturate. Verranno realizzati percorsi pedonali che ne permetto una fruizione completa e saranno accessibili in diversi punti anche dalle proprietà limitrofe (parcheggio, parco pubblico, parco residenziale) così che in alcuni momenti della giornata il parco possa diventare uno spazio frequentato ed aperto a tutti. Inoltre in questo modo il parco di Casa Maltoni creerà un continuo con il parco fluviale lungo Savena e avrà connessioni dirette con con la pista ciclabile, promuovendo una fruibilità sostenibile di questo luogo collocato fuori dal centro abitato di San Lazzaro di Savena.
Tutti i nuovi percorsi saranno accompagnati dalla presenza di alcune installazioni realizzate in legno, anticipo del percorso museale, che racconteranno attraverso il linguaggio universale dell’arte alcuni dei valori, delle passioni, dei caratteri e alcuni dei momenti della vita di Cesare Maltoni. Le installazioni saranno realizzate in alcuni workshop collettivi con la partecipazione dei soci, di giovani studenti e di altre realtà del territorio.
Nella parte alberata di più recente acquisizione, a sud dell’intera proprietà, verrà ricavata un’area per eventi e spettacoli, la quale attrezzata con allestimenti leggeri e smontabili potrà ospitare dalle primavera all’autunno le attività socio-ricreative che i soci già organizzano, come concerti, spettacoli teatrali ed anche un cinema all’aperto. Saranno realizzate due aree a parcheggio per il pubblico, ai margini del viale di accesso e lungo il confine est, sotto la copertura di conifere. Altri parcheggi per il personale saranno a disposizione in prossimità dell’abitazione lungo il confine nord della proprietà.
Il giardino
Dietro all’abitazione grazie all’abbattimento di alcuni magazzini e tettoia verrà realizzata una tettoia che muovendosi tra gli alberi permetterà di prolungare le attività ricettive anche all’esterno e fruire così questa parte più raccolta anche in orari serali, permettendo che gli orari di apertura dell’area possano essere estesi. Abbiamo ipotizzato che lo spazio della villa sia diviso tra le attività espositive e quelle ricettive, socio-culturali.
Il piano terra sarà dedicato principalmente alla convivialità ed alle sue passioni, più permeabile e dedicato alle attività ricettive. Accoglierà la cucina, con una sua sala interna ed un collegamento esterno per gli eventi estivi. La sala pranzo avrà una funzione flessibile potrà quindi accogliere gli eventi culinari così come le conferenze. Saranno realizzati alcuni ambienti di servizio alle attività di preparazione degli alimenti, come spogliatoio, servizi e magazzino. Saranno inoltre ricavati alcuni servizi igienici per gli utenti, accessibili facilmente anche dall’esterno. L’androne di ingresso sarà uno spazio flessibile, utilizzabile per allargare la sala da pranzo ma allo stesso tempo preludio del piano primo e del percorso espositivo. Vi saranno collocati alcuni pannelli illustrativi che introdurranno la figura del professore e si condurrà il visitatore al salottino, nel quale, ricostruito come piaceva al proprietario di casa, la sua musica preferita risuonerà in sottofondo. Sarà possibile da questo spazio iniziare ad immergersi nel mondo di Cesare Maltoni. Al piano primo si accederà sia attraverso le scale esistenti che ad un nuovo ascensore collocato all’interno dei bagni a piano terra.
Nell’androne superiore una timeline ripercorrerà l’intera vita di Cesare Maltoni, sottolineandone i momenti significativi, sia quelli della vita ufficiale che quelli più personali. Il visitatore potrà quindi comprendere la complessità della figura del professore ed approfondire a piacere alcuni momenti, attraverso elementi interattivi e sensoriali.
Il percorso di visita a questo punto si biforca e permetterà da un lato di visitare le due stanze più intime della casa, la camera da letto e il piccolo studio, che saranno ricostruiti come li aveva lasciati Maltoni, e dall’altro attraversare due ambienti utilizzati ad archivio nei quali saranno realizzate due installazioni immersive. La prima sarà di tipo audio-visivo mentre la seconda sarà fisica, entrambe useranno il linguaggio dell’arte per permettere una comprensione ampia ed aperta a tutti degli importanti risultati raggiunti dell’approccio che Maltoni aveva nella ricerca e nella lotta ai tumori. In queste stanze saranno lasciati gli archivi esistenti, dotati anche di un pregevole ed originale design, in modo che siano accessibili a ricercatori ed esperti. Saranno però anche resi ‘leggibili’ ai più, attraverso alcuni pannelli e elementi comunicativi ne saranno descritti i contenuti e le raccolte.
Gli archivi continueranno ad essere ospitati, e disponibili a ricercatori e interessati, anche nelle ultime due stanze del piano superiore, le quali però, anche per il fatto di godere di un accesso indipendente dal piano terra, attraverso la scala di servizio, saranno trasformati in spazi ad uffici, a disposizione dell’Istituto Ramazzini e dei partner gestori di Casa Maltoni. Saranno messe a disposizione da 4 a 6 postazioni di lavori più un spazio riunioni.
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