Glifosato, 41 organizzazioni scrivono alla Commissione europea: nella valutazione si tenga conto dello studio del Ramazzini

In una lettera aperta, i gruppi esprimono le loro preoccupazioni sull’attuale procedura di valutazione del rinnovo del glifosato a seguito delle conclusioni preliminari di quattro Stati membri dell’UE secondo cui la sostanza non ha effetti dannosi per la salute umana e animale, o effetti inaccettabili sull’ambiente.

Le organizzazioni esprimono preoccupazioni specifiche sulla credibilità degli studi che sono stati forniti dai richiedenti dell’industria a sostegno del rinnovo dell’autorizzazione europea del pesticida, la cui approvazione attuale scade il 15 dicembre 2022.

Una recente analisi scientifica indipendente ha mostrato che solo due dei 38 studi sulla genotossicità del glifosato (il meccanismo che sottolinea lo sviluppo del cancro) che sono stati presentati dall’industria per la valutazione del principio attivo possono essere considerati affidabili da un punto di vista metodologico. Questo potrebbe essere vero anche per altri studi di settore che non sono ancora stati esaminati in modo indipendente.

“Evidenze scientifiche indipendenti hanno associato l’esposizione al glifosato e ai prodotti a base di glifosato con alcuni tipi di cancro negli esseri umani, effetti negativi sullo sviluppo precoce della vita e disturbi ormonali”, sottolinea Genon K. Jensen, direttore esecutivo presso la Health and Environment Alliance (HEAL) . “Dando la priorità agli studi di settore, la Commissione europea non riesce a rispettare il suo impegno per una valutazione obiettiva e trasparente e, in definitiva, a garantire che i pesticidi che causano danni alla salute umana o all’ambiente vengano rimossi dal mercato dell’UE”.

Le 41 organizzazioni chiedono alla Commissione UE di garantire che l’attuale procedura di valutazione si basi su prove scientifiche indipendenti aggiornate e tenga conto della tossicità del principio attivo glifosato e dei prodotti a base di glifosato. A questo proposito portano l’attenzione sul Global Glyphosate Study dell’Istituto Ramazzini,  che è lo studio di tossicità più completo mai condotto su una sostanza pesticida da un’istituzione indipendente e senza scopo di lucro.

 Le disposizioni del Regolamento sulla trasparenza di recente introduzione attribuiscono alla Commissione UE il potere di richiedere all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) di commissionare studi scientifici “in circostanze di gravi controversie o risultati contrastanti”. La valutazione del glifosato è esemplificativa di tali circostanze e il Glyphosate Study del Ramazzini è uno studio indipendente che potrebbe essere supportato per soddisfare questa esigenza.

“Il Global Glyphosate Study, condotto in modo indipendente, potrebbe essere la chiave per risolvere qualsiasi dubbio residuo che le autorità di regolamentazione hanno sulla tossicità delle esposizioni nella vita reale del glifosato e dei prodotti a base di glifosato, in relazione al loro potenziale di cancro e ad altri impatti sulla salute”, spiega Angeliki Lyssimachou , Senior Science Policy Officer presso HEAL. “La Commissione dovrebbe garantire che tutti i risultati disponibili siano debitamente riportati e presi in considerazione nella valutazione dell’UE in risposta alle crescenti preoccupazioni del pubblico sulla tossicità del glifosato”.

Qui il link per sostenere lo studio indipendente del Ramazzini sul glifosato.

Qui il comunicato in lingua inglese delle 41 associazioni.